“in riscontro alla Sua segnalazione le comunichiamo che a seguito della liberalizzazione dell’informazione sanitaria ciascun medico è libero di far conoscere l’ambito di sua operatività e le competenze professionali con espressioni che non inducano in equivoco, siano veritiere e non siano suggestive. L’uso del sostantivo “ginecologo” indica un particolare ambito di competenza, anche se più comunemente indica il medico specialista nella diagnosi e cura delle malattie dell’apparato riproduttore femminile. Per questa ragione si ritiene che l’espressione possa indurre in equivoco il lettore e, di conseguenza, sarà nostra cura invitare l’iscritto a regolarizzare la sua carta intestata con l’uso del termine “ginecologia””

“Vi scrivo per segnalarvi una situazione a mio avviso irregolare.
Vengo a conoscenza nel corso della mia attività di pronto soccorso di una paziente inviata dal suo “”ginecologo curante””. Ricevo inoltre il referto oscurato nelle parti sensibili, che vi giro in allegato.
Mi è venuta all’occhio l’intestazione:
“” dr X Y
Medico Chirurgo Ginecologo
Specialista in Oncologia””
Ora, mi comunicano che il collega al controllo sulla piattaforma Fnomceo non risulta avere una specializzazione in Ginecologia.
E’ regolare fregiarsi del titolo di “”Ginecologo”” senza avere un titolo di specialità?
A mio avviso è potenzialmente fuorviante per le pazienti e anche ingiusto nei confronti di chi come il sottoscritto ha studiato per ulteriori 5 anni di specialità.