“Sono uno psichiatra, lavoro come consulente con partita IVA per una Onlus, prestando servizio in una comunità terapeutica per pazienti con disturbo mentale e possibile comorbidità con uso di sostanze che si compone, di fatto, di due unità accreditate separatamente: una SRP 2.2. e una SRP 3.3 (DGR 84-4451/2021).
Secondo la DGR 84-4451/2021 il medico psichiatra in SRP 2.2 che presti servizio per più del 50% delle ore previste, riveste il ruolo di “”dirigente sanitario responsabile””. Essendo io l’unico psichiatra della struttura, va da sé che ricopro tale incarico. Invece, per quanto riguarda la SRP 3.3 non è richiesta la presenza medica, pertanto le mie ore sono in più rispetto a quanto richiesto dai requisiti per l’accreditamento.
Non essendo riuscito a reperire normative regionali che mi aiutino a fare chiarezza, vorrei chiedervi quali responsabilità siano a carico del “”dirigente medico responsabile”” di SRP 2.2 (cliniche, circa altri aspetti sanitari, responsabilità rispetto all’operato di altri membri dell’équipe, osservanza dei protocolli COVID, requisiti strutturali, ecc…) e se questa carica sia assimilabile a quella di direttore sanitario, al fine di poter stipulare idonea polizza assicurativa.
Desidero inoltre chiedere quali possano essere le mie responsabilità presso la SRP 3.3, dove pure sono l’unico medico in servizio ma quella medica non è una figura prevista dai requisiti di accreditamento.”