Mia moglie circa un mese fa è stata sottoposta ad intervento chirurgico di mastectomia e dissezione ascellare presso una struttura ospedaliera torinese con SSN. Ha effettuato visite pre-operatorie con il medico chirurgo specializzato in Chirurgia Generale e Oncologia Clinica, responsabile del reparto. Nel corso di almeno due visite gli abbiamo chiesto se sarebbe stato personalmente lui ad effettuare l’intervento. Ha sempre risposto affermativamente. Il giorno dell’intervento mia moglie non ha visto il suddetto chirurgo in sala operatoria, però è passato in serata in camera per dirle che l’intervento era andato bene. Abbiamo successivamente richiesto una copia della cartella clinica all’ufficio competente dell’ospedale. Dalla cartella clinica risulta che questo chirurgo non fosse nemmeno presente in sala operatoria e che l’interevnto sia stato effettuato da un chirurgo plastico ricostruttivo e d estetico (chirurgo A) e come chirurgo B da un altro chirurgo abilitato che però da quello che ho trovato online sembrerebbe non aver ancora conseguito nessuna specializzazione. Mi preme sottolineare che nessuno dei due chirurghi avesse mai ne visto, ne tantomeno mai visitato mia moglie prima dell’intervento. Il chirurgo plastico non ha ancora mai visitato mia moglie neanche dopo l’interevnto, mentre il secondo chirurgo l’ha fatto solo nel corso di una medicazione. A noi ci era stato detto che il chirurgo plastico è colui che incide, inserisce l’espansore e sutura la ferita, mentre il chirurgo oncologico è colui che rimuove la massa tumorale e i linfonodi. Vorremmo sapere se un chirurgo plastico, senza nemmeno la supervisione di un chirurgo oncologico, è autorizzato dall’ordine ad effettuare un intervento come quello che ha subito mia moglie.