I procedimenti per responsabilità professionale odontoiatrica si svolgono mediante l’intervento di diverse figure professionali: i Consulenti Tecnici di Parte (nominati dalle parti), i Consulenti Tecnici d’Ufficio (incaricati dal giudice), gli Avvocati e il Giudice.
Il CTP, nel momento in cui accetta l’incarico, deve entrare in stretta collaborazione con l’avvocato, condividere la sua strategia, offensiva o difensiva che sia, fare una valutazione tecnica riguardo il comportamento dell’assistito nel rispetto del diritto, fornire gli strumenti che possono essere utili all’avvocato, illustrare i punti di forza e le criticità per orientare la sua strategia processuale e, in ultima analisi, supportarlo per il buon esito della vertenza per la parte che rappresenta.
Il CTP dovrà porre estrema attenzione nella valutazione dei dati tecnici, che non sia erronea o distorta, tanto da poter indurre l’avvocato ad una impostazione potenzialmente dannosa per il suo assistito. Talvolta il CTP potrà trovarsi ad interpretare diversamente alcuni aspetti tecnici, essendo il CTP più incline ad una oggettiva valutazione delle cose, a differenza dell’avvocato che tende ad una utilitaristica interpretazione finalizzata al successo della vertenza. Sarà poi l’avvocato che, in fase dibattimentale, dovrà dimostrare la sua abilità nella gestione del procedimento.
L’avvocato, che avvia e gestisce il contenzioso in un’ottica difensiva o offensiva che sia, è di solito la prima figura a cui si rivolge il danneggiato ed è con lui che il Consulente Tecnico, medico legale o odontoiatra forense, deve rapportarsi e articolare il suo mandato.
Domande frequenti
Perché non sempre è facile la collaborazione tra Avvocato e Consulente tecnico di parte?
L’avvocato ha una formazione giuridica che lo porta a focalizzare il problema nell’ambito delle leggi vigenti e del diritto, tralasciando altre considerazioni di carattere comportamentale e deontologico, a cui invece i CTP possono indulgere.
L’avvocato è la figura più di parte, interessato principalmente al successo della vertenza a favore della parte patrocinata e che tutela in netta contrapposizione con la controparte.
Diversa invece è l’opera professionale del CTP che si esprime all’interno di un collegio peritale, finalizzato ad una valutazione veritiera ed obiettiva dei fatti, dopo aver esaminato tutti gli aspetti che ogni singola parte deve evidenziare.
Il CTP, a differenza dell’avvocato che vince o perde la causa, valorizza gli aspetti favorevoli alla parte che rappresenta.
Qual è il compito del CTP nel rapporto con l’avvocato?
Il CTP, insieme all’avvocato e fin dall’inizio della vertenza, deve decidere quale sia la documentazione più idonea da produrre, conoscere e condividere la strategia adottata, concordare ed individuare gli aspetti che potrà evidenziare nel corso delle operazioni peritali.
Sostanzialmente l’opera del CTP non si deve esaurire nel corso delle operazioni peritali, né deve basarsi sulle sue personali interpretazioni dei fatti, ma andrà ad articolarsi in tutte le fasi della vertenza in linea con l’impostazione data dall’avvocato.
Infine la stesura di una eventuale proposta transattiva o la sua accettazione avverrà in stretta collaborazione tra CT e avvocato.
L’avvocato dovrebbe avvalersi della consulenza di parte “prima” di formulare il ricorso in caso di contenzioso odontoiatrico?
L’avvocato non può e non deve partire di propria iniziativa, né deve basarsi solo su quanto viene riferito dal cliente, ma deve avvalersi della consulenza di uno specialista di branca e di un medico legale prima di scrivere qualcosa di ufficiale.
Nel momento in cui l’avvocato scrive si assume la responsabilità di quanto espresso e di cui deve rispondere nel momento in cui il risultato non sia quello sperato per il paziente.
Una CTU (Consulenza tecnica d’Ufficio da parte del consulente incaricato dal Tribunale) corrisponde a una sentenza?
La CTU, che si esprima in termini favorevoli o sfavorevoli ad una delle parti in causa, non è una sentenza, ma contiene pur sempre aspetti e valutazioni che l’avvocato potrà utilmente sfruttare in fase dibattimentale, vale a dire la fase ultima e decisiva nell’ambito della quale l’avvocato potrà ottenere o meno il successo della vertenza. Raramente la verità è assoluta e quindi, pur nel rispetto dell’etica professionale che impone al CTP di rifuggire da distorsioni della verità o di sostenere gli interessi della parte che rappresenta, sarà suo compito evidenziare e far emergere gli aspetti di parte favorevoli, fornendo all’avvocato gli strumenti per svolgere al meglio il suo mandato, che ricordiamo è finalizzato al successo.
In che modo un avvocato può acquisire competenze specifiche in ambito odontoiatrico?
La scelta migliore è la partecipazione a corsi di odontoiatria forense, perché solo con una specifica formazione si possono affrontare le tematiche relative all’odontoiatria.