Troppe violenze contro i professionisti della salute. L’Ordine chiama a raccolta medici, sindacati e società scientifiche

Il terribile assassinio della collega Barbara Capovani, psichiatra dell’Azienda Usl Toscana nord ovest, fa emergere ancora una volta in modo drammatico le condizioni di insicurezza in cui operano i professionisti della salute. Sono migliaia ogni anno le violenze fisiche e verbali subite da medici, infermieri, operatori sanitari.

Se anche può esserci un problema culturale che induce alcune persone a non riconoscere nel medico un alleato, e paradossalmente a voler fare del male a chi le cura, certamente il dissesto del servizio sanitario, con le sue inefficienze, peggiora sempre più il clima, esaspera le persone inducendole a riversare sul personale sanitario che hanno di fronte la frustrazione delle code in Pronto Soccorso, delle lunghe liste d’attesa, delle barelle nei corridoi, del fatto che “pagando si viene visitati il giorno dopo”.

Ancora più grave è la situazione di abbandono in alcuni settori del Servizio Sanitario Nazionale, come la Psichiatria, dove malati particolarmente bisognosi dovrebbero poter ricevere trattamenti tempestivi nei quali si uniscano gli aspetti medici, quelli riabilitativi, quelli sociali e quelli inerenti alla sicurezza.

Invitiamo i medici di Torino, i loro sindacati, le associazioni professionali, le società scientifiche, ad unirsi in un momento di riflessione e di commemorazione della nostra collega mercoledì 3 maggio alle ore 20 nel cortile della sede dell’Ordine dei Medici, in corso Francia 8.

 

28 aprile 2023

Il comunicato in pdf