L’Ordine dei Medici di Torino: “No alla gogna personale nei confronti del dottor Raviolo”

Questo Ordine è stato tra i primi a denunciare, anche con toni forti, l’inadeguatezza dell’azione dell’Unità di Crisi piemontese e le responsabilità dei suoi vertici, tra i quali il dottor Mario Raviolo, con una critica in merito alle sue competenze, mai alla sua persona.
 
Con uguale forza intende ora manifestare l’assoluta disapprovazione verso derisioni di cattivo gusto del collega in note trasmissioni televisive, satiriche e non: servizi che poi hanno indotto attacchi gratuiti e volgari di persone alla ricerca di un bersaglio facile.
 
A costoro ricordiamo la differenza tra la denigrazione gratuita di chi in buona fede si è rivelato non all’altezza del ruolo e la critica obiettiva alla sua azione con argomenti finalizzati a migliorarne la rispondenza alle esigenze dettate dalla pandemia.
 
Non riteniamo accettabile che le responsabilità di coloro che negli ultimi 20 anni hanno determinato le criticità del SSN, che l’attuale pandemia ha reso tangibili, siano riversate su chi si è trovato a doverle rimediare in un solo momento, divenendo un naturale capro espiatorio degli errori altrui.
 
Quando questa grave emergenza sarà terminata avremo modo di riflettere, di ripensare al sistema e ciascuno potrà offrire il suo apporto che, per quanto critico, dovrà rimanere civile e rispettoso. Questo “scossone”, nel mostrarci i profondi limiti dell’attuale modello della sanità e la necessità di cercare un’altra possibile via di riorganizzazione del SSN, dovrà insegnare a non fermarci alla superficie ponendo nuovamente al centro i valori che la persona porta con sé, anche quando la sua azione si riveli fallimentare.