“A seguito della liberalizzazione dell’informazione anche i medici possono far conoscere la loro attività con messaggi pubblicitari conformi al disposto dell’art. 4 del DPR 137/2012. Più complessa la disciplina delle targhe professionali il cui regime è diverso tra quelle delle strutture rispetto a quelle dei professionisti. Solo queste ultime sono svincolate da preventive autorizzazioni amministrative. Da ultimo il medico non può svolgere attività commerciale che per definizione è propria della società: il che porta ad escludere che un medico possa assumere la qualità di socio in una società di persone o quella di amministratore in una società di capitali. Quanto da ultimo ai requisiti minimi per l’apertura di uno “studio” si evidenzia che nella Regione Piemonte questi sono previsti solo per gli ambulatori necessitanti di autorizzazione ex art. 193 TUSL e sono indicati nella DGR 616/2000.”

Sono una vostra iscritta ed esercito come libero professionista in chirurgia vascolare. Mi si é presentata l’occasione di avviare uno studio medico specialistico e di far parte della S. a.s. costituente. A tale proposito avrei alcunedomande da porre: 1) quali sono i requisiti minimi per aprire uno studio medico privato polispecialistico? 2) esistonoindicazioni riguardanti la modalità di pubblicizzazione dello stesso (volantini, articoli di giornale ecc..)? 3) Esistono regole e/o permessi da richiedere per l’affissione della targa esterna allo studio? 4) sussiste incompatibilità tra il mio profilo attuale di lavoro e la richiesta di entrare a far parte di una S.a.s? 5) che cosa si deve comunicare all’Ordine o quali documenti si devono inviare alla partenza dell’attività?