In riferimento all’articolo pubblicato su LA STAMPA di sabato 1 novembre 2014, con il titolo “I codici bianchi in farmacia per liberare i pronto soccorso”, si precisa quanto segue.
La valutazione diagnostica dei pazienti così come il trattamento conseguente è compito dei medici (di PS o 118, di medicina generale, di guardia medica, delle diverse specialità), qualunque sia il codice ad essi attribuito.
Il problema dell’affollamento dei PS dipende solo in piccola parte dagli accessi impropri ed è legato soprattutto alla permanenza protratta in PS dei pazienti in attesa di ricovero: i PS hanno bisogno di essere liberati dai ricoveri, molto più che dai codici bianchi.
E’ stato proposto alla regione (e approvato nella DGR 12/05/14 n. 17-7578) un progetto sperimentale in cui i farmacisti potrebbero collaborare al supporto dei pazienti (soprattutto quelli anziani e/o fragili o pluripatologici), favorendo l’adesione alle indicazioni terapeutiche definite dai medici di PS (dopo un accesso) o dai medici di medicina generale, oppure rilevando sintomi dichiarati dai pazienti o semplici segni (peso, pressione arteriosa, glicemia capillare, ecc.) che possono portare all’attivazione di percorsi operativi pre-definiti (come il diario dei sintomi-segni o la rivalutazione presso il medico di medicina generale o presso il PS).
La SIMEU è coinvolta nel progetto per quanto riguarda la componente formativa rivolta ai farmacisti come discenti e sta valutando come procedere.
Quando descritto nell’articolo pubblicato su LA STAMPA, in difformità con le affermazioni sopra riportate, è frutto dell’arbitraria elaborazione da parte del giornalista del testo del progetto e di un contatto informativo con la coordinatrice.
La SIMEU non è stata coinvolta e neppure informata della pubblicazione dell’articolo.
Dott. Gian A. Cibinel – Presidente Nazionale SIMEU
https://www.omceo-to.it/DOCS/06–domanda-di-iscrizione-med-chir-e-odonto-per-trasf-da-altro-ordine.doc
