“Politica sanitaria” di Carlo Ricci – Presentazione a cura del prof. Luigi Massimino Sena

E’ stata pubblicata nel luglio 2022 l’edizione anastatica del libro di Carlo Ricci “Politica Sanitaria” che l’editore torinese Piero Gobetti dette alle stampe nel 1925.

L’edizione curata dal Comitato Gobetti si avvale di una postazione e di una breve biografia dell’autore dott. Carlo Ricci, all’epoca medico condotto nel ferrarese, stilata dal prof. Luigi Massimino Sena, per anni Prof. di Patologia generale e attualmente Prof. emerito di Patologia clinica dell’Università di Torino.

La pubblicazione del volume di Ricci si inserisce in un progetto più ampio. Il centro studi Gobetti ha deciso di procedere alla riedizione dell’intero corpus dei volumi pubblicati dalle case editrici gobettiane (in tutto 114 opere).

L’iniziativa è parsa di tale rilievo che è stato costituito un apposito Comitato, del quale è Presidente il Porf. Onorario di Storia Contemporanea dell’Università di Torino, Bartolo Gariglio, formato da studiosi appartenenti a varie istituzioni culturali: l’Accademia dei Lincei, l’Istituto Sturzo e la Fondazione Basso di Roma, l’Università degli Studi e l’Accademia delle Scienze di Torino, l’Università del Piemonte Orientale e, naturalmente, lo stesso Centro Gobetti.

Tra gli autori dei libri comparsi nelle edizioni gobettiane sono presenti le maggiori figure della cultura del tempo, da Einaudi a Salvemini, da Amendola a Salvatorelli, da Ruffini a Monti, da Malaparte a Missiroli, da Sturzo a Nitti, critici letterari come Fubini e Sapegno, romanzieri, poeti e sicenziati. Si sono assunte l’onere della pubblicazione le Edizioni di Storia e Letteratura di Roma.

Nella collana sono uscite finora un centinaio di opere a cominciare da “Risorgimento senza eroi” di Piero Gobetti, uscito nel 2011, che reca uno scritto di Carlo Azeglio Ciampi.

 

Politica sanitaria:
Politica sanitaria racconta dei problemi di un medico (igiene, sanità, assistenza, scuola, ecc.) visti di fronte alla presente crisi politica: così recitava la presentazione che ne fece Piero Gobetti all’epoca della prima pubblicazione (1925). Infatti il libro del Ricci è stato scritto in un periodo che coincide con i grandi eventi sociali e politici dell’epoca. Il primo Novecento è stato un periodo di fermenti: da poco era terminata la fase risorgimentale e si doveva costruire l’Italia, al periodo giolittiano seguiva l’avvento della prima guerra mondiale con le sue conseguenze morali ed economiche, il biennio rosso e la nascita del fascismo. Ma era anche il periodo in cui la scienza faceva progressi e si manifestavano altre nuove discipline che, a partire sopratutto dalla metà dell’Ottocento, interessavano filosofi, medici, politici: la pedagogia, la psicologia, la sociologia, perché trattavano argomenti che riguardavano non solo l’uomo nel suo essere e divenire ma tutta la collettività.

Nella postfazione il prof. Sena ha cercato di inquadrare in breve le condizioni sanitarie precedenti e contemporanee all’autore e le leggi che si attuavano sulle spinte delle mutate esigenze dovute alla trasformazione della società da agricola a industriale e ha messo in evidenza alcuni dei principali argomenti che Ricci affronta con molto impeto e sentimenti volti al benessere sanitario dell’uomo e del suo ambiente: i medici condotti e la loro opera medica e umanitaria, la scuola, la delinquenza e le carceri, la mutualità e il sistema sanitario, mettendo in evidenza le migliori avvenute nel tempo e gli obbiettivi per cui Ricci combatteva.

Il libro è di un’attualità sconcertante e fa riflettere sul ruolo della Sanità pubblica e dei professionisti che vi operano e sopratutto dei doveri dei politici e dei diritti dei cittadini.

La sanità dipende molte dalle scelte politiche ed è un divenire continuo a cui si deve prestare massima e continua attenzione.