“Suggeriamo di consultare l’Università che, disponendo di maggior documentazione rispetto a quella a nostra disposizione, saprà esserLe maggiormente precisa. Invero, come regola generale la qualità di medico in formazione specialistica è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa con esclusione di quelle indicate nell’art. 19 della Legge 448/2001 tra le quali non è ricompresa quella da Lei indicata. Tuttavia nel Suo caso, trattandosi di due specializzazioni, occorre verificare se la frequenza della scuola sia remunerata oppure sia stata disposta in deroga e con quali vincoli. Il contratto per lavorare in campagna vaccinale non fa testo essendo legittimato dalla normativa derogatoria della pandemia. “

“Sono un medico iscritto all’ordine di Torino. Vi scrivo per avere un parere/consulenza su una questione di compatibilità contrattuale.
Io sono specialista in Anatomia Patologica dal 2017 e ho successivamente lavorato come anatomopatologa per un paio di anni. Al momento sto facendo la seconda specializzazione presso l’Università di Milano Bicocca. Data la carenza di anatomopatologi, mi è stato chiesto di lavorare come patologa consulente all’IRCCS di Candiolo. L’offerta riguarda pochissime ore settimanali (8 ore), che io svolgerei il sabato fuori dal mio orario da medico specializzando attuale. La tipologia contrattuale potrebbe essere tipo co co co co, o un’alternativa secondo le necessità. Dall’ufficio risorse umane di Candiolo mi chiedono di verificare se il mio contratto da medico specializzando attuale sia compatibile con un contratto co co co. A tale proposito aggiungo che io l’anno scorso, in occasione della campagna vaccinale Covid, ho usufruito di un tale contratto per lavorare alla campagna vaccinale. Altrimenti vi chiedo se pensate sia possibile utilizzare un’altra forma contrattuale.”