L’ “affitto” di una poltrona è infatti espressione impropria perché se intesa come locazione parziale di una struttura odontoiatrica è indubbio che il contratto sia limitato all’uso del bene locato.Diversa potrebbe essere invece la situazione se oggetto del contratto fosse una locazione di servizi perché in questo caso il servizio potrebbe essere comprensivo di utenze, farmaci, strumenti e personale.

Vi scrivo per avere un chiarimento su una tematica di natura giuslavorista. Se, come libero professionista, decidessi di affittare una poltrona presso un collega, in una diversa sede/località rispetto almio studio, per curare miei pazienti, è vero che il suddetto collega non può fornirmi una delle sue Aso, in quanto ciòandrebbe contro ad una norma sul diritto del lavoro? Da quanto ho inteso, potrei fare ciò solo con una mia dipendente di studio, che fa quindi riferimento ad una mia sedelavorativa,la quale lavorerebbe così “in trasferta”.