“Il segreto professionale è un obbligo del medico, tutelato anche dal codice penale e da quello di procedura che fa obbligo all’autorità penale di ricordare al medico la possibilità di avvalersene quando dovesse essere chiamato a deporre sullo stato di salute di un suo assistito, conosciuta per motivi di professione. Diverso discorso va fatto per i dati contenuti nella cartella clinica cui l’autorità penale può accedere mediante un sequestro del documento. L’indagine penale a carico di un assistito sotto nessun profilo scioglie dal segreto.”

“Sono stata convocata da un Maresciallo dei Carabinieri, incaricato dal PM, per indagare su una mia paziente (operatrice sanitaria) non vaccinata, probabilmente in possesso di esenzione rilasciata da altro medico.
Sarò convocata per inizio della prossima settimana, ma telefonicamente mi hanno già anticipato che essendo il Maresciallo stesso incaricato dal PM, dovrò fornire informazioni sanitarie ed eventuale cartella clinica della mia paziente, in quanto con un mandato del PM il segreto professionale va considerato sciolto.
Rileggendo l’articolo 10 del nostro Codice deontologico, mi pare una questione delicata in quanto cita che nemmeno di fronte ad autorità giudiziaria può venir meno il segreto professionale.
So di molti Colleghi che si trovano nella stessa situazione e stanno chiedendo pareri legali contrastanti, avremmo bisogno di conoscere la Vostra posizione entro lunedi 29/11/2021 (prima della convocazione da parte delle Forze dell’Ordine) , in modo da poter agire nel modo più corretto possibile.”