Per l’attività fisica, perdere soldi è un incentivo migliore che guadagnarne

prevenzione

Di Luca Mario Nejrotti

È scienza: uno studio della University of Pennsylvania stabilisce che la prospettiva di perdere denaro già guadagnato è un incentivo più efficace di quella di guadagnarne. Almeno per motivare attività fisica in un campione di persone da sovrappeso a obese.

Incentivi economici per chi fa attività fisica.
Lo studio (vedi), pubblicato on line dagli Annals of Internal Medicine parte dal presupposto che gli incentivi economici per aumentare l’attività fisica sono ancora poco studiati: se pure alcune nazioni abbiano cominciato a tassare i cibi grassi e le bevande zuccherate, ancora a nessun governo è venuto in mente di versare denaro a coloro che praticano regolarmente attività fisica.
Eppure sembra che funzionerebbe!

Lo studio.
L’analisi ha coinvolto 281 soggetti, divisi in 4 gruppi, di persone adulte con indice di massa corporea (vedi) uguale o superiore a 27. Per 13 settimane i partecipanti avrebbero dovuto percorrere almeno 7000 passi al giorno. Il primo gruppo avrebbe ricevuto soltanto un SMS se non avesse raggiunto l’obiettivo, il secondo avrebbe guadagnato $ 1,4 per ogni giorno di attività fisica, il terzo avrebbe avuto la possibilità di partecipare a una lotteria di $ 100 per ogni giorno di moto, il terzo avrebbe ricevuto $ 42 all’inizio di ogni mese e ne avrebbe persi 1,4 per ogni giorno di inattività.
I partecipanti sono stati poi seguiti per ulteriori 13 settimane, senza ulteriori incentivi, ma mantenendo l’SMS giornaliero di avvertimento in caso di inattività.

I risultati.
I risultati sono comunque sconfortanti: solo il 30% dei partecipanti al gruppo di controllo, ogni giorno, ha raggiunto l’obiettivo prefisso. Le percentuali aumentano leggermente con i primi due incentivi (guadagno-35% e lotteria-36% ), ma la vera differenza si percepisce con la prospettiva di perdere il gruzzoletto mensile: la percentuale di partecipanti che hanno raggiunto l’obiettivo previsto sale al 45%!
Evidentemente lo stimolo dovuto alla perdita di denaro dato già concretamente per “guadagnato” è meno labile di quello legato alla prospettiva di guadagno.

Messaggi mirati.
Purtroppo sul piano educativo l’esperimento dimostra che non ci sono sostanziali ricadute positive: nelle 13 settimane successive in tutti i gruppi esaminati si è notato un calo indifferenziato dell’attività fisica.

Il concetto di “perdita economica”, però, potrebbe essere adoperato nei messaggi educativi diretti al miglioramento dell’alimentazione e all’incremento dell’attività fisica: senza arrivare a “donare” soldi statali a chi faccia moto, basterebbe porre l’accento sui danni economici, in termini di spese, ridotta produttività economica, mancati guadagni, che le patologie legate alla vita troppo sedentaria possono generare per il singolo.
Che la tutela della salute possa passare principalmente dalla tutela del portafoglio, di questi tempi, non dovrebbe stupire più di tanto.

Fonti:
https://annals.org/article.aspx?articleid=2491916
https://www.nutrieprevieni.it/incentivo-migliore-per-lattivita-fisica-la-paura-di-perdere-soldi-ID4689