Ordine dei medici: “Diciamo basta al clima di sospetto nei confronti della classe medica e dell’intramoenia

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L’Ordine dei Medici di Torino prende posizione contro la narrazione pericolosa e infondata sull’attività dei medici pubblicata oggi sul sito  “La Voce”. In merito all’articolo dal titolo “Fine della pacchia. Schael chiude l’intramoenia allargata. E meno male. Applausi a scena aperta.”, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino esprime profonda preoccupazione e stigmatizza con fermezza i toni aggressivi, le affermazioni diffamanti e le accuse generiche e infondate.

La narrazione pericolosamente denigratoria nei confronti dell’intera classe medica, non solo offende la dignità della professione medica, ma contribuisce a diffondere nell’opinione pubblica un clima di sospetto e ostilità verso i medici, alimentando sfiducia e fomentando, di fatto, un contesto sempre più fertile per comportamenti aggressivi e violenti.

Non si tratta di una preoccupazione teorica. Nel 2023, secondo i dati raccolti dall’Ordine dei Medici di Torino, si sono verificati oltre 120 episodi di aggressione verbale e fisica a danno di operatori sanitari nell’area metropolitana torinese, con un trend in aumento già nel primo trimestre del 2024. L’ultimo episodio, solo pochi giorni fa, ha visto vittima un medico del 118, a cui durante un intervento è stata puntata una pistola alla testa. Una situazione gravissima che testimonia la crescente esposizione dei medici a rischi inaccettabili nello svolgimento del proprio lavoro.

In questo contesto, articoli come quello sopra citato non possono essere derubricati a semplici opinioni o legittima critica: sono parte di una retorica ostile che ha effetti concreti sulla sicurezza, sulla motivazione e sul benessere psicologico di chi ogni giorno, con competenza e dedizione, si prende cura della salute dei cittadini.

È altrettanto doveroso fare chiarezza sul tema della cosiddetta “intramoenia allargata”, strumentalmente indicata come concausa delle liste d’attesa. L’attività libero-professionale intramuraria è una possibilità prevista per legge (DLgs 502/1992, art. 1, comma 10), che i medici possono esercitare al di fuori dell’orario istituzionale . Non sottrae tempo né risorse all’attività pubblica, non ha alcun legame con l’aumento delle liste d’attesa, e rappresenta, tra l’altro, una forma di trattenimento di professionalità nel Servizio Sanitario Nazionale, spesso in fuga verso il privato o l’estero.

L’Ordine dei Medici di Torino coglie l’ occasione per invitare pertanto tutti gli organi di stampa, i rappresentanti istituzionali e l’opinione pubblica a un maggiore senso di responsabilità nel trattare tematiche che riguardano la sanità e i suoi professionisti. Il diritto alla critica non può mai giustificare la delegittimazione generalizzata né tantomeno la diffusione di stereotipi dannosi.

Chiediamo rispetto per il lavoro medico. Un lavoro difficile, usurante, oggi sempre più a rischio, che merita riconoscimento e sostegno, non derisione.

Il nostro impegno, come Ordine, è e resta quello di difendere il diritto dei cittadini a una sanità pubblica di qualità e il diritto dei medici a operare in condizioni di sicurezza, dignità e serenità.

Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino
 

05 Aprile 2025

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