I medici hanno ancora il tempo di parlare con i pazienti? Martedì 7 marzo l’incontro conclusivo della rassegna “Facciamo il punto”

Secondo alcuni studi, i medici in media interrompono l’esposizione dei sintomi da parte dei pazienti dopo appena 22 secondi.

Eppure la parola è uno strumento importante per la relazione di cura e lo stesso Codice Deontologico della professione medica sottolinea come il tempo della comunicazione sia tempo di cura. Ma questo tempo è sempre meno a disposizione dei medici, stretti fra carico amministrativo, un numero sempre più elevato di pazienti da seguire e rigidi tempi da rispettare fra una visita e l’altra.

Ma nella medicina contemporanea c’è ancora spazio per la comunicazione? Come si può usare in modo efficace il tempo disponibile? Come migliorare l’ascolto fra medico e paziente? E il paziente può imparare a raccontarsi e a farsi capire meglio dal medico?

Da qui si partirà martedì 7 marzo, alle ore 18, in “La parola che cura: i medici hanno tempo per ascoltare e parlare con i pazienti?”, il quinto incontro della rassegna culturale Facciamo il punto. Scelte scomode e diritti organizzata dall’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Torino presso il Circolo dei Lettori (https://ilpunto.it/incontri/).

Insieme al presidente dell’Ordine Guido Giustetto, ne parleranno Silvana Quadrino, psicologa e counsellor dell’Istituto Change di Torino, l’oncologo Alberto Scanni, già direttore generale dell’Istituto dei Tumori di Milano, e Gabriele Vacis, regista e fondatore dell’Istituto delle pratiche per la Cura della persona.

“La relazione tra medico e paziente si fonda, soprattutto all’inizio, sulla comunicazione, sulle parole che ci si scambia durante l’incontro – osserva il presidente dell’Ordine Guido Giustetto -. È lo strumento che, insieme all’esame clinico, avvicina le due persone, molto più di una richiesta di esami o di una prescrizione di farmaci che oltretutto, per l’aumento della burocrazia, prendono sempre più tempo durante la visita. Se continueremo a limitare e a ignorare questo aspetto della medicina, si perderà una delle sue risorse più efficaci per la cura: la confidenzialità”.

Si tratta dell’appuntamento conclusivo della prima edizione della rassegna, nata dalla nuova rivista digitale dell’Ordine, Il Punto.it – confronti su medicina e sanità (ilpunto.it), e in cui sono stati discussi e approfonditi temi come l’aborto, il fine vita, l’intelligenza artificiale, l’impatto ambientale, con la partecipazione non solo di medici e professionisti sanitari, ma di un pubblico molto più ampio e trasversale.

Martedì 7 marzo, ore 18

Facciamo il punto. Scelte scomode e diritti
La parola che cura: i medici hanno il tempo per ascoltare e parlare con i pazienti?

Silvana Quadrino
Alberto Scanni
Gabriele Vacis
Circolo dei Lettori, via Bogino 9, Torino

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria alla pagina https://torino.circololettori.it/eventi-2/eventi-ospiti/ 

 

3 marzo 2023

Il comunicato in pdf