Comunicato stampa: Ministra Grillo: libera professione causa di liste di attesa. Ordine dei Medici di Torino: la Ministra rettifichi le gravi inesattezze

La Ministra della salute lo scorso venerdì ha accusato i medici dipendenti che svolgono la libera professione intraospedaliera di essere la causa delle lunghe liste d’attesa, come portavoce della rabbia popolare (“a me i cittadini chiedono di eliminare l’intramoenia, sono talmente arrabbiati con alcuni miei colleghi che si sono approfittati della loro posizione per guadagnarci”).

La prima, tra le diverse cause delle liste d’attesa, è il blocco delle assunzioni dei medici ed è noto a tutti che  non vi è alcuna correlazione con la libera professione intramoenia,  poiché esercitata dai colleghi nel proprio tempo libero.

L’ OMCeO Torino è sinceramente preoccupato delle affermazioni della Ministra. Preoccupato perché la Ministra ha parlato come persona che ignora la realtà dei fatti. Come verranno garantiti i servizi e come si abbatteranno le attese se, per esempio, per il sovrapporsi di gobba pensionistica ed adesione all’ opzione Quota 100,  fra qualche mese usciranno  dal SSN  oltre 7000 medici, 630 solo in Piemonte?

Da anni quei medici, da lei ingiustamente accusati di essere responsabili delle liste, regalano al SSN migliaia e migliaia di ore di straordinario, ore mai retribuite, ore che contribuiscono a contenere le liste di attesa. Da anni quei medici che lei accusa di alimentare le liste di attesa lavorano in carenza di organico, in condizioni organizzative disagiate, in ospedali fatiscenti, sono la categoria con meno assenze dal lavoro, sempre presenti, 365 giorni l’anno, giorno e notte. E con il contratto non rinnovato da ben 10 anni. 

Ci aspettiamo che la Ministra della salute rettifichi le gravi inesattezze, e, al pari di quel che i medici quotidianamente fanno svolga il suo lavoro con impegno, competenza, attenzione alla relazione con i colleghi e i cittadini, per rispondere al meglio ai bisogni di salute della popolazione. Tutto conta: astenersi da affermazioni infondate sarebbe già un buon inizio e informarsi correttamente è un requisito irrinunciabile per svolgere l’importante compito cui è chiamata e un dovere verso quanti si prodigano per mantenere efficiente il SSN.