La legge regionale n. 9 del 2016 è stata e continua ad essere un importante punto di riferimento, sia nazionale sia internazionale, per il contrasto alla diffusione del Gioco d’azzardo patologico.
Numerose sono le ricerche scientifiche, portate avanti da istituti qualificati quali il CNR e l’IRES che, con rigore metodologico e sulla base dei dati forniti dai Monopoli di Stato, hanno dimostrato l’efficacia dell’applicazione della legge, evidenziando già nel primo triennio (2017-2019) una riduzione del 20% del numero di persone che si sono ammalate di gioco d’azzardo patologico.
La chiusura delle sale gioco, a causa delle misure messe in atto dal Governo nazionale per il contrasto e la diffusione del Covid-19, ha ulteriormente dimostrato come la riduzione dell’accessibilità ai luoghi di gioco d’azzardo possa essere messa in relazione con la riduzione del numero di persone che sviluppano il disturbo stesso.
Siamo coscienti della necessità di dare un forte impulso alla ripresa economica e sociale del Piemonte e di tutto il Paese, così come siamo anche consapevoli che il lavoro rappresenti uno dei maggiori pilastri di tenuta del tessuto sociale e morale dei cittadini. Tuttavia, uno tra i più significativi insegnamenti della devastante esperienza pandemica è che lo sviluppo economico può essere promosso e sostenuto nel lungo termine solo se vengono messi in primo piano, tutelandoli, la salute e il benessere delle persone.
La rapida evoluzione della pandemia ha messo a nudo i limiti del Sistema Sanitario Nazionale, conseguenti a scelte spesso miopi e poco lungimiranti.
Nei prossimi anni sarà necessario e doveroso uno sforzo importante di tutte le forze in campo, per ridisegnare un modello sanitario in grado di intercettare precocemente e gestire tempestivamente i disagi e i disturbi psicofisici che deriveranno dall’esposizione prolungata alla realtà pandemica.
Mai come in questo periodo ci si può permettere di esporre la popolazione a ulteriori rischi di disagio, sofferenza e malattia. La ricerca scientifica è unanime nell’evidenziare che stimoli quali le slot machine e le videolottery, nei confronti di persone già fortemente provate dall’esperienza dell’ultimo anno, e quindi meno lucide e più reattive, sono fonte di un rischio elevatissimo di sviluppare una condizione di Dipendenza Patologica, con tutte le conseguenze dirette e indirette sulla persona, sulla famiglia e su tutta la comunità.
Si tratta di un rischio i cui risultati scientifici e clinici, e i richiami etici e di responsabilità professionale e sociale, suggeriscono di ridurre al minimo attraverso la promozione di percorsi virtuosi e alternativi, finalizzati all’incremento occupazionale, all’interno però di un contesto di tutela dell’ambiente e delle persone.
In linea con le associazioni e le società scientifiche presenti a livello regionale e nazionale, rinnoviamo l’appello affinché non si realizzi un depotenziamento della legge 9/2016 e, nella speranza che il nostro contributo possa essere utile al dibattito in corso all’interno del Consiglio regionale, siamo sempre disponibili a una collaborazione costruttiva nella direzione sopra suggerita.
Il nostro auspicio è pertanto quello di costruire un confronto più approfondito, basato sull’evidenza scientifica e clinica, scevro da pregiudizi, e con l’unico obiettivo di lavorare per la promozione e la tutela della salute pubblica.
Ordine Psicologi del Piemonte
Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino